Living Corriere – Maggio 2023

The GMH apartment in Milan was published in the Living magazine of Corriere della Sera, n.05 May 2023. Interior design by the Rodrigo Izquierdo Design Studio.

 

ll contesto è quanto di più classico si possa immaginare: una palazzina primi Novecento, nel pieno centro storico di Milano. Tre diversi appartamenti da unire e un totale di quasi 400 metri quadri da reinventare completamente. Da dove iniziare? «La prima sfida era riconfigurare la planimetria in modo che rispettasse i canoni estetici esistenti. L’obiettivo era riuscire a creare una nuova composizione di spazi, facendo sembrare che tutto fosse così da sempre, secondo uno stile il più possibile in linea con quello del palazzo» racconta l’interior designer Rodrigo Izquierdo, che si è occupato del progetto per una coppia italo-spagnola. Una ristrutturazione totale: la cucina doveva essere collegata alla terrazza, il salone raddoppiato avendo cura di ripristinare la bellissima porta a vetri, il pavimento tutto da rifare. «Gli stucchi a soffitto non c’erano, li abbiamo ricreati guardando quelli del vicino. Dove ho potuto, ho aggiunto degli armadi: ce n’è uno nascosto dallo specchio all’ingresso e altri lungo il corridoio. Quelli che erano due passaggi verso la sala, sono stati chiusi e trasformati in librerie.

Ribaltando la pianta, poi, mi è sembrato naturale aggiungere un camino nella zona giorno, sapevo che i proprietari lo desideravano. La cosa buffa? Durante le demolizioni abbiamo trovato una canna fumaria esattamente in quel punto», racconta Izquierdo. Classe 1979, originario di Barcellona, vive in Italia dal 2005 quando ha iniziato a lavorare con Patricia Urquiola occupandosi di progetti di varie tipologie, dal settore alberghiero al residenziale.

Nel 2016 apre il suo studio: «Proprio perché in passato ho seguito moltissimi hotel, quando si tratta di case private, preferisco i clienti che mi danno un briefing preciso. Se sai che cosa può piacere e cosa no, capisci no a dove ti puoi spingere senza forzare più di tanto la mano. Bisogna guidare i committenti intuendo quello che li farà stare bene. In questo caso ci siamo riusciti».

I proprietari di questo appartamento avevano le idee chiare: «Mi hanno chiesto colore, colore, colore. E io ho risposto a modo mio: ho scelto toni saturi, i miei preferiti, e li ho abbinati creando un’armonia». Il punto di partenza è stato il blu, l’azzurro carta da zucchero scelto per le pareti della sala da pranzo ma anche quello della credenza Bramante di Cassina o dei divani in velluto. «E poi abbiamo proseguito con coerenza: il verde scuro, il viola, il magenta e così via». Ecco un’altra sfida: dare un senso a questo insieme di tonalità in modo da ottenere una sensazione di coerenza. «Ci tenevo a proporre colori che non fossero semplicemente decorativi, dovevano diventare parte integrante del progetto. Quando i vari toni si neutralizzano a vicenda, significa che hai fatto un buon lavoro».

Per ottenere una maggiore ricchezza, lo studio ha disegnato alcuni arredi che seguono lo stesso linguaggio: c’è la consolle all’ingresso in marmo rosso Levanto, il coffee table laccato turchese davanti al divano di velluto o la credenza a maxi righe bianche e nere della cucina. Un altro livello cromatico che si inserisce tra i pezzi di famiglia e le opere d’arte dei padroni di casa e fa sì che il tono classico sconfini verso un eclettismo più contemporaneo. «Volevo che nell’insieme la casa risultasse fresca e non troppo impostata. E siccome il tema del colore era centrale, l’ho seguito fino alla fine, declinandolo anche su tappeti e cuscini. Ora che il mio lavoro è finito, sta a loro continuare».

“La richiesta dei proprietari? Colore, colore, colore!”
Rodrigo Izquierdo

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